Secondo il report 2019 di Fondazione Barilla, "L'Italia e il cibo" (qui) nel nostro paese lo spreco alimentare costa attualmente oltre 15 miliardi di euro, pari a circa l'1% del PIL.
La quota di spreco alimentare che risulta "in carico" ad ognuno di noi è di 65 Kg di cibo: di tutto questo ben 27,5 Kg lo buttiamo direttamente in pattumiera proprio nelle nostre case.
Un'indagine recente di Coldiretti identifica tra gli alimenti più colpiti dallo spreco del nostro Paese la verdura e la frutta fresca, seguiti da pane fresco, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.
Secondo gli obiettivi dettati dall'Agenda, dovremmo riuscire a dimezzare il dato pro-capite entro il 2030. Per riuscirci deve crescere l'informazione e la consapevolezza sul fenomeno, devono mutare i modelli di consumo e l'educazione alimentare, basata anche sul rispetto del cibo come valore, deve essere diffusa con maggiore incisività nelle scuole. Sicuramente per evitare di buttare in pattumiera il cibo nelle nostre case sarebbe auspicabile un comportamento più sobrio nell'acquisto di generi alimentari.
Qualche esempio: non acquistare più di quanto sappiamo poter consumare; ridurre le scorte anche se le confezioni più grandi sono convenienti; prima di andare a fare la spesa, effettuare una rapida perlustrazione all'interno del frigorifero; controllare i prodotti che si stanno avvicinando alla scadenza e aspettare a ricomprarli finché non sia davvero terminata la scorta, che deve essere minima.
Fonte: Ambiente Cucina